15 aprile 2018

Recensione 'Olga di Carta - Il viaggio straordinario' (Olga di Carta #1) - Elisabetta Gnone

Buongiorno cari ragazzi,
sono felicissima di recensire, finalmente, un libro di un'autrice tutta italiana e tra l'altro una delle mie autrici per ragazzi preferite *^*.
Da grande fan della serie Fairy Oak infatti, non posso che andare in un brodo di giuggiole nel poter leggere qualcos'altro della Gnone dopo un bel po' di tempo.

Quindi direi di cominciare ora che non sto più nella pelle!

Trama



Questa è una storia vera.
E' la storia di quando l'orso ammaestrato del signor Giubàt, alla fine, mi ha tagliata in due e l'Omino a molla mi ha riattaccata con lo scotch.
Lui ha sempre con sè un rotolino di scotch, perchè ogni tanto gli capita di staccarsi dal fondo della scatola e cadere fuori.
La donna volante voleva prestarmi uno dei suoi cerotti, ma io dico che quando ti tagliano in due ci vuole qualcosa di forte per tenerti insieme.

Olga Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d’aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia Tomeo, barbiera del villaggio, sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell’infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di trasformarla in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: Olga s’imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare a remi. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare…

La serie è composta da...
01. Olga di Carta - Il viaggio straordinario
02. Olga di Carta - Jum Fatto di Buio 

Inter(re)view*:
Buongiornissimo signora Gnone! Come sta?

Elisabetta (fa troppo strano scrivere un nome italiano; nda): Tutto bene, chiamami pure Elisabetta o Eli, come preferisci, d'altronde se non mi danno del tu bambini e ragazzi chi può farlo?

Effettivamente nessuno! Allora, Eli, vedo che dopo tanti anni riesci comunque a scrivere delle storie meravigliose per bambini e non solo e ciò mi rende molto felice c:

Elisabetta: Benissimo, ti ringrazio, allora di che parliamo?

Be', direi di partire da qualche informazione generale su Olga di Carta.
Naturalmente è la storia di Olga, una bambina che racconta storie meravigliose che incantano l'intero villaggio, che si ferma a discutere sulla loro veridicità. Olga è fatta a modo suo, ha amici bizzarri, soprattutto animali, e non si sa bene da dove attinga materiale per le sue storie, sempre che siano inventate.
In questo libro Olga racconta la storia di Olga di Carta (?), una bambina di carta che vuole smettere di essere così fragile e diversa per diventare di carne, come tutti gli altri.



Elisabetta: E quindi si imbarcherà in un viaggio pazzesco dove conoscerà un sacco di persone strane, diverse e originali esattamente come lei.

Esattamente. Persone o cose o animali assolutamente fuori dal comune che le faranno capire cosa è davvero importante nel mondo. E qui veniamo al primo punto a favore di questo libretto: il messaggio. Questo libro è un inno alla diversità, all'accettare tutto ciò che ci rende originali e all'amare noi stessi così come siamo, inutile spiegarvi il finale del libro, è già abbastanza ovvio così ahah.

Elisabetta: Ummm, si, direi di si. Un libro sulle particolarità di ognuno e sull'accettare ogni cosa del nostro piccolo grande mondo.

Il libro è scritto come fosse una vera e propria fiaba con un linguaggio semplice e colorito ed è diviso tra la Olga narratrice e la Olga di Carta protagonista del suo viaggio, con due diversi font per distinguere ogni parte. Da un lato il villaggio, le osservazioni sulle storie di Olga e i commenti a ciò che succede e dall'altro la storia di Olga di Carta, insicura e fragile internamente e esternamente, ma con un grande cuore e un'enorme determinazione. E poi? E poi ci sono delle meravigliose illustrazioni a corredare il tutto *^*.


Elisabetta: Si, le illustrazioni sono veramente belle e ho insistito perchè ci fossero.

Direi una decisione intelligente, perchè sono bellissime e adatte ad un libro per ragazzini e non solo. Preciso sempre "non solo", perchè questo libro da un messaggio universalmente condivisibile e che non fa mai male riascoltare. In un linguaggio semplice e poetico Eli, qui presente, ci ricorda come il primo passo per un modo pacifico sia l'accettazione delle nostre particolarità e di conseguenza delle particolarità degli altri. Ora, senza voler fare del moralismo, rimane il fatto che è un messaggio che non ci fa male riascoltare.

Elisabetta: Concordo pienamente e ti ringrazio per le parole gentili.

Ho solo una critica da fare a questo libro: a volte è lentissimo. Le parti di Olga narratrice sono decisamente lente e da metà libro in poi forse si nota ancora di più, perchè crescono le aspettative per la fine della storia di Olga di Carta e quindi ogni intermezzo sembra solo un'inutile pausa non richiesta.
Lente, ma non eccessivamente e ci sono numerosi spunti sulla vita di Olga che andranno sicuramente ripresi nei libri successivi.

Elisabetta: Oh, okay, accetto felicemente la critica e spero che con il secondo libro la situazione sia migliorata.

Non lo so, è sul mio comodino: lo saprai a breve!
Un'ultimissima cosa che purtroppo devo dire: nonostante sia un messaggio universalmente recepibile è senza dubbio un libro per bambini e si discosta poco da quel target. Grandi ambizioni di un libro per piccoli e grandi, ma nella realtà una storia per bimbi e quasi adolescenti, direi, non più grandi.
Detto ciò manca solo una cosa.

Verdetto:


Diciamo non male, Accettabile!

Elisabetta: Be', è evidente che comunque il target rimane quello... Comunque va bene, accetto tutto quello che dici e ci rivediamo con il secondo direi!

Molto molto bene, questo si che è lo spirito giusto!
Dunque arrivederci e alla prossima!
A voi una ciambellina,
#Rainy




* DISCLAIMER:  I dialoghi con gli autori sono frutto di fantasia e non ne vogliono in alcun modo indicare il carattere reale, quindi relax. Prendete con leggerezza queste interviste e non vi offendete se il vostro autore preferito non è rappresentato come vorreste. Grazie. 

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