25 febbraio 2017

Movie Time: La Battaglia di Hacksaw Ridge


Buongiorno cari,
tra una recensione librosa e l'altra (Illuminae l'altro giorno, domani - spero - un'altra) vi propongo un episodio di questa rubrica che non fa in tempo ad essere dimenticata che ciccia fuori di nuovo (anastrofe per indicare la mia incostanza, insomma).
Dunque dunque oggi parliamo del film-evento dell'ultimo mese, che ho visto ormai qualche settimana fa e di cui vi posso finalmente parlare decentemente c:
Sto ovviamente parlando de La battaglia di Hacksaw Ridge, aka la storia del primo obiettore di coscienza.



Rating:
3,7/5 - MyMovies.it
4,3/5 - Comingsoon.it
6/10 - FilmTV

Sinossi (da Comingsoon.it):
1942, il giovane Desmond Doss, obiettore di coscienza per motivi religiosi e figlio di un veterano della Prima Guerra Mondiale, decide di arruolarsi per servire il proprio Paese. Dopo un addestramento duro e a tratti umiliante, viene ufficialmente designato come soccorritore nella cruenta battaglia di Okinawa. Senza mai imbracciare un arma, Doss dimostrerà a tutti di essere un grandissimo eroe salvando la vita a 75 uomini e diventando il primo obiettore insignito della Medaglia d’Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare Americana (SPOILER SUL FINALE lol).


Recensione:
Quanti di voi avevano anche solo preso in considerazione l'idea di un film su un soldato che non spara? Io affatto e sono stata praticamente costretta ad andare a vedere questo film perchè, appunto, non mi ispirava.
Menomale che mi hanno portato. Me-no-ma-le.
Questo film è uno splendore. La cruda e tenera (allo stesso tempo) storia di Desmond, coerente a sè stesso e ai suoi motivi religiosi che gli impediscono di imbracciare un'arma fino alla fine che ha del miracoloso.


In breve tre motivi per guardare questo film:
  1. La storia = cultura generale. Si sa che la cultura è ormai un hobby occasionale nel mondo di oggi, ma andare a vedere un film che ha lo scopo di informare intrattenendo è secondo me un ottimo modo per imparare qualcosa, nel caso specifico, la storia del coraggioso primo soldato americano ad aver detto NO alla morte per mano umana in guerra.
  2. Andrew Garfield. Un protagonista che abbiamo già potuto apprezzare in Silence, un attore di talento straordinario che rende con perfetta tenerezza, eroicità e un po' di ingenuità (verrebbe voglia di tirargli un pugno e urlare USA QUEL FUCILE, CACCHIO!) la figura di questo giovane soldato religioso con forti valori. Tanti tanti applausi.
  3. Trama affatto scontata. Il finale di questo film è noto al mondo, ma se come me andate al cinema senza conoscere la storia del vero Desmond Doss non vi preoccupate: non riuscirete a capire come andrà a finire il film fino a quando non ve lo vedrete davanti. Lealtà, colpi di fortuna, incursioni, attacchi a sorpresa... Un bel film che da un insolito spaccato della guerra.
Riguardo all'unico motivo per NON andare a vedere questo film...
  1. Demonizzazione. E' un film americano, già si sa, però vedere come vengono demonizzati i giapponesi - grandi nemici di questo film - presentati come luride creature avvezze ad ogni crudeltà fa comunque storcere il naso, perchè saranno stati certamente crudeli, ma gli americani non possono certo puntare il dito in quanto a nefandezze...
  2. 5. MOTIVO NON MOTIVO: Se vi da fastidio la violenza, la guerra, il sangue ecc. non andate a vederlo. Si sa che Mel Gibson è crudo.

In un'immagine:


Chiudiamo con uno scontatissimo...


Stupendo! Meraviglioso! Oltre Ogni Previsione!


Ta-dah! Anche per oggi è tutto.

ANDATE A VEDERE QUESTO FILM, CIA'.

Un abbraccio,
#Rainy

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